Quotidiano – L’inchiesta di Cassino
by on settembre 29, 2016 in News Stampa

FABIO CURTO APPRODA NELLA TERRA DI SAN BENEDETTO
di Vera Cavallaro

Solamente un Ulisse come Fabio Curto, artista di strada e vincitore di “The Voice of Italy” nel 2015, non poteva non resistere anche al richiamo della Terra Sancti Benedicti ed approdare a Cassino per dare un assaggio della sua maestosa forza vocale e del suo mirabile talento musicale. Fabio Curto è cantautore di versi profondi e polistrumentista molto versatile e completo, e oltre ad essere un artista d’eccezione, brilla per la sua personalità contraddistinta da umiltà, gentilezza, onestà, disponibilità, forza e tenacia. Così in data 17 Settembre presso La Ghiotta Ghianda-Le Querce di Cervaro (FR) ho voluto organizzare un evento insieme al titolare Antonello D’Amendola e con la collaborazione di Maurizio Simonelli. In questo contesto, Fabio Curto è stato lo special guest in una magica serata all’insegna della musica, serata impreziosita dalla particolare location dove delle querce secolari facevano da cornice suggestiva e perfetta alla sua esibizione. Fabio Curto non poteva trovare migliore location, considerando il suo rapporto di sintonia con gli alberi, dovuto ai ricordi dei profumi e delle immagini dei boschi della sua Sila. Inoltre l’albero è stato il leitmotiv della sua vita, infatti una sua professoressa già dal tempo della scuola media lo chiamava δένδρον dendros (albero in greco). Fabio Curto è nato ad Acri (CS), dove ha trascorso parte della sua vita, per poi trasferirsi nel 2007 a Bologna per studiare e laurearsi in Scienze Politiche. Egli con la sua voce è riuscito ad ipnotizzare ed incantare il pubblico della Ghiotta Ghianda, che in un clima di rispettoso silenzio lo ha ascoltato ed apprezzato. L’evento è stato curato con l’attenzione e l’affetto che Fabio Curto merita e pertanto gli sono stati fatti diversi doni-sorpresa. Per primo un video, una sorta di Show Real della sua storia artistica, da me realizzato, col montaggio del videomaker cassinate Daniele Di Sturco, una pergamena realizzata da un’artista del nostro territorio Vincenza Rotondo, con i ritratti del suo volto emergenti da un albero come cornice di un acrostico scritto da me ed una ghianda di legno realizzata artista formiano Luigi Di Croce, in ricordo della Ghiotta Ghianda. Per concludere non posso esimermi dal fare due considerazioni, la prima “così come è impossibile arginare il mare così è impossibile contenere un talento come quello di Fabio Curto”, la seconda riflettendo sull’attuale panorama musicale italiano e su Sanremo ”se il nostro Ulisse di Acri non vi è approdato, e se per caso non dovesse approdarvi, forse è perché spazzerebbe qualunque concorrente e pertanto sarebbe destinato sicuramente a vincere” perché a differenza degli altri artisti nel campo musicale, Fabio Curto non fa musica, Fabio Curto è musica.

 

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